Le attuali politiche egualitarie sui risultati vanno corrette con politiche egualitarie sulle opportunità.

Alcuni economisti recentemente si sono impegnati nella valutazione di come introdurre il principio meritocratico nel lavoro. Innanzitutto non è facile definire cosa sia il merito. Una classica definizione di Michael Young classifica il merito come talento più impegno. Ma se impegno e talento potesero essere facilmente osservati e misurati , il principio meritocratico sarebbe facile da applicare. Ma non è così. Per questa ragione -osserva l’economista Daniele Checchi- la la precondizione per l’introduzione di principi meritocratici che raccolgano un largo consenso è quella di estendere lo sforzo di misurazione dei risultati, cercando di identificare le componenti costitutiva. Solo per questa via gli individui saranno indotti ad accettare il passaggio dalle attuali politiche egualitarie sui risultati, ad auspicabili politiche egualitarie nelle opportunità d’ingresso.