Sviluppo sostenibile, di cosa si tratta
La necessità di attuare un percorso virtuoso all’insegna del rispetto dell’ambiente e del benessere delle risorse umane, ha aperto una serie di opportunità, in termini di offerte di lavoro, davvero importante. Tra i tanti esempi di sviluppo sostenibile i risvolti occupazionali ricoprono un ruolo di primo piano e sono al tempo stesso causa ed effetto di uno stesso fenomeno.
Innanzitutto partiamo col definire il concetto di sostenibilità di cui si parla quotidianamente e in modo pervasivo ma che spesso assume contorni piuttosto fumosi. Entrato a far parte del nostro vocabolario solo di recente il termine “sviluppo sostenibile” vanta un conio assai più remoto e ha un significato piuttosto complesso. La Commissione Brundtland, Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo indetta dalle Nazioni Unite nel 1987, dà una definizione precisa di sviluppo sostenibile, affermando che: “lo sviluppo sostenibile è quello sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere le possibilità di progresso delle generazioni future”
Nel documento, gli esempi di sviluppo sostenibile fanno riferimento ai bisogni di tutti gli individui, che legittimamente aspirano a migliorare le loro condizioni di vita, senza escludere la crescita economica e neppure lo sviluppo. Quindi, lungi dall’essere demonizzati, al centro restano i consumi, cambiano le modalità e la qualità di ciò che si consuma in funzione di un concetto circolare dell’economia. Riuso, riciclo dei materiali e l’utilizzo di energie alternative a quelle fossili conquistano quindi le prime posizioni nelle buone pratiche aziendali e dei comuni cittadini.
Alcuni dati in un Report Manpower
Secondo un recente report di Manpower Group intitolato “Building Competitive Advantage with a people-first Green Business Transformation”, che ha coinvolto 40.000 datori di lavoro in 41 paesi, gli ambiziosi piani globali sull’ambiente rappresentano una grande opportunità occupazionale. E’ un percorso che include senz’altro esempi di sviluppo sostenibile. Il report rivela che il 70% delle aziende di tutti i settori pianifica di assumere talenti in questo ambito.
Secondo i dati, solo in Europa, si prevede che i cosiddetti “green jobs” possano creare 1,7 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2040, grazie allo sviluppo di molecole verdi come l’idrogeno e i biocarburanti. Tuttavia, questa transizione richiederà la riqualificazione e l’aggiornamento del 60% dei professionisti per creare le competenze più adatte alla trasformazione green.
La situazione in Italia
In Italia, le figure più ricercate sono quelle dei tecnici manutentori, degli ingegneri delle infrastrutture civili e dei progettisti di impianti nel settore fotovoltaico. Ma vi è una carenza generalizzata di figure esperte nel settore della sostenibilità: il 94% dei datori di lavoro a livello globale non ha in azienda i professionisti con le conoscenze adeguate.
I dati mostrano che il tasso di assunzione con almeno una competenza verde è del 29% superiore alla media, indicando un’alta domanda di professionisti con specifica preparazione nel campo della sostenibilità. Inoltre, il numero di annunci di lavoro in questo ambito è cresciuto del 15%, confermando una tendenza verso la valorizzazione delle competenze sostenibili.
Le competenze verdi, quali sono le più importanti
Ma vediamo nel dettaglio quali sono i principali ambiti coinvolti nella programmazione degli ESG (Environment, Social, Governance: sono i tre asset della sostenibilità) aziendali e quindi alla base di un progetto di Sviluppo sostenibile tenendo conto che si tratta di un settore in continua trasformazone grazie all’evoluzione di tecnologie sempre più avanzate.
Conoscenza delle energie rinnovabili – Si tratta di comprendere i principi di funzionamento e l’applicazione pratica delle fonti di energia rinnovabile come solare, eolica, idrica, geotermica, etc.
Efficienza energetica – Qui serve la capacità di identificare e implementare soluzioni per ridurre il consumo energetico e ottimizzare l’efficienza energetica negli edifici, nei trasporti e nelle industrie.
Gestione dei rifiuti e riciclaggio – In questo ambito sono necessarie le conoscenze delle migliori pratiche per gestire i rifiuti in modo sostenibile, promuovendo il riciclaggio, il compostaggio e riducendo la produzione di rifiuti non riciclabili.
Agricoltura sostenibile – E’ tra i settori di maggiore rilevanza in termini di sostenibilità richiede conoscenze nel campo dell’agricoltura biologica, nell’uso responsabile delle risorse idriche e nel mantenimento della fertilità del suolo evitando l’uso eccessivo di pesticidi e fertilizzanti chimici.
Progettazione eco-compatibile – Comporta competenze nella progettazione di edifici, infrastrutture e prodotti considerando l’impatto ambientale e utilizzando materiali sostenibili e tecnologie eco-compatibili.
Mobilità sostenibile – E’ necessario saper organizzare soluzioni di trasporto pubblico, mobilità condivisa, utilizzo di veicoli elettrici e altre tecnologie innovative per ridurre le emissioni di gas serra e migliorare la qualità dell’aria.
Consulenza ambientale e normativa – Richiede competenze nella valutazione degli impatti ambientali, della conformità normativa e dell’assistenza alle aziende per l’adozione di pratiche sostenibili e del rispetto delle normative ambientali.
Gestione delle risorse naturali – Significa essere capaci di gestire in modo sostenibile le risorse idriche, forestali, marine e altre risorse naturali, preservandone la biodiversità e garantendo la loro disponibilità per le generazioni future.
Comunicazione e sensibilizzazione ambientale – Vuol dire comunicare in modo efficace i temi ambientali, sensibilizzando il pubblico e promuovendo comportamenti sostenibili a livello individuale e collettivo.
Innovazione tecnologica – E’ la regina delle competenze contemporanee: l’innovazione tecnologica si è dimostrata capace di rivoluzionare i comportamenti e la cultura dei popoli. Applicata alla sostenibilità significa conoscere le tecnologie emergenti e le soluzioni innovative per affrontare le sfide ambientali, come l’intelligenza artificiale, l’Internet delle cose (IoT), la blockchain e altre tecnologie digitali.
Il futuro in termini di prospettive occupazionali nell’ambito della sostenibilità è ricco di opportunità. Al crescere d’importanza degli asset della sostenibilità, ci sarà una domanda sempre maggiore di professionisti che possano guidare la transizione verso un futuro più verde e più equo per tutti.